Antonio Molinari
(Bellinzona 1902- Milano 1995) Pittore e scenografo alla Scala dal 1946 al 1962. Per la vita e la storia professionale di questo scenografo rimando al suo sito : Antonio Molinari (completo e molto ben fatto dalla moglie Rosy).Possiamo aggiungere alcune foto di suoi bei quadri,tutti figurativi , che vanno dal 1926 agli anni cinquanta e una foto di un suo bozzetto per la scenografia della "Iris" di Mascagni, I atto, che il Molinari porto' alla mostra collettiva di pittura teatrale che nel 1944 Nicola Benois organizzò' a Palazzo Clerici.1926 - "Scorcio della Darsena a Milano" dipinto a olio su tavola, siglato e datato in alto a sinistra, misura cm.25x22. Presente sul sito della Viscontea Casa d'Aste nel giugno 2010.1937 - "Chiesetta di montagna"-"Natura morta"-"Casa rustica" sono tre quadri tratti da un articolo della rivista "Amica "dell'anno 1937.1944 - "Iris" I atto, bozzetto1944- "Foresta con cervo" acquerello su cartone, firmato datato e titolato Mariazel 3-12-1944 in basso a destra, cm.60x40. Dipinto durante il confino del Molinari in Germania.
1945- "Zurigo " acquerello, firmato e datato in basso a destra con la dedica "al costruttore Arturo l'amicoMolinari". Proviene dalla collezione di Arturo Bongiovanni capo macchinisti alla Scala.1948- "Milano Vecchia S.Eufemia" acquerello, firmato e datato in basso a destra con la dedica " All'amicoArturo Bongiovanni Dicembre 1948".1948- "Zurigo" acquerello, firmato e titolato in basso a sinistra con dedica "All'amico Arturo affinche' si ricordi degli Incatenati" e altra firma con data in basso a destra. "Gli Incatenati" di Renzo Bianchi e' un melodramma dato alla Scala nella stagione 1947-48, diretto da Jonel Perlea e con scene e costumi del nostro Molinari.1949- "Angolo di Milano" acquerello,firmato e datato in basso a destra con la dedica "All'Amico Arturo Bongiovanni per Ricordo d'un angolo di Milano che scompare. P.Ticinese 1949"1953- "Monguelfo" acquerello su carta, cm.31x23 ,titolato e datato in basso a sinistra , firmato in basso a destra con dedica "All'amico Gregorio Bongiovanni per ricordo 1954"Milano 1800 - Disegni a inchiostro 20x26 cm - aggiornato Dicembre 2016Il Ponte delle SirenePiazza della Vetra
Laghetto dell'Ospedale
Basilica di S. Lorenzo
Corso dei Servi
L'archivio ha l'obiettivo di catalogare e studiare la produzione artistica dei principali pittori che collaborarono con Nicola Benois nella realizzazione delle scenografie della Scala e che lasciarono il segno e il senso di una scuola, il laboratorio di scenografia alla Scala, tramandando un'arte, una tecnica, una tradizione che hanno fatto grande questo teatro.
giovedì 16 maggio 2013
Antonio Molinari
Giovan Battista Santoni
Giovan Battista Santoni
- Nato a Casteldario (MN) nel 1881 , morto a Milano nel 1966.
- Nato a Casteldario (MN) nel 1881 , morto a Milano nel 1966.
Poco si sa sulla vita di questo
scenografo.
Partecipò con numerosi noti scenografi e disegnatori teatrali del tempo
, tra i quali Camillo Parravicini ,Antonio Rovescalli,Vittorio Rota, Carlo
Songa, Luigi Sapelli (Caramba),Pietro
Stroppa,Giovanni Magnoni, all'allestimento delle "Prime" di
Puccini.
Tra le sue
scenografie ricordiamo:
1922- il 14/01 "
Rigoletto"
1927- il29/12 " Sly ovvero La leggenda del dormiente risvegliato" di Wolf-Ferrari con Scajoli.
1939- dal 17 al 29/01 "Gianni Schicchi " alla Fenice di Venezia.
il 07/02 "Antiche danze e arie" al Teatro dell'Opera di Roma con Mario Pompei.
1940-dal 9 al 21/01 "Turandot" alla Fenice di Venezia
1947- il 27/02 "L'Oro" di Pizzetti con Mario Vellani Marchi.
1927- il29/12 " Sly ovvero La leggenda del dormiente risvegliato" di Wolf-Ferrari con Scajoli.
1939- dal 17 al 29/01 "Gianni Schicchi " alla Fenice di Venezia.
il 07/02 "Antiche danze e arie" al Teatro dell'Opera di Roma con Mario Pompei.
1940-dal 9 al 21/01 "Turandot" alla Fenice di Venezia
1947- il 27/02 "L'Oro" di Pizzetti con Mario Vellani Marchi.
Nel 1944 anche il Santoni partecipa alla mostra
collettiva di pittura teatrale organizzata da Nicola Benois a Palazzo Clerici
portando sei bozzetti per:
"La Parisina" di P.Mascagni, atto I
"Don Pasquale" di G. Donizetti, atto I
"I Lombardi alla Prima Crociata" di G. Verdi, atto III
"La Maddalena" di V. Michetti, atto I
"Maristella" di P. Petri, atto II e III
"Turandot" di G. Puccini, atto III con Pietro Aschieri
Pittore da cavalletto:
"Barche" tempera su cartone (cm.39x15) siglato GS in basso a destra
mercoledì 1 maggio 2013
Giacomo Jori
Giacomo Jori - Poco si sa sulla vita di questo scenografo. Nel 1936, alla mostra Internazionale di Scenotecnica Teatrale presso la VI Triennale di Milano, espose due bozzetti per l' Orfeide di G.F. Malipiero.
Pittore da cavalletto:
- "Vecchia alla fonte" olio su tavola siglato in basso a destra.
![]() |
numero 1 |
Vincenzo Pignataro
Vincenzo Pignataro. Poco si sa sulla vita di questo scenografo. Lascerà la Scala dalla stagione 1958/59 (nella stessa stagione Carlo Ighina diventa Capo servizio costruzioni e Franco Cagnoli diventa scenografo realizzatore titolare).
Realizzò le scene di:
19501951
- "Le Silfidi".
- "Falstaff".
- "Sansone e Dalida"con Mantovani, Molinari e Ighina su scene Benois
Pittore da cavalletto : .
- "Werther"
- "Parsifal" con Mantovani, Molinari e Romei su scene Benois
- "Il Principe Igor" con Molinari e Ighina
- "Le Martyre de Saint Sebastien" con Brilli, Ighina, Mantovani, Molinari e Romei
- "Paesaggio montano" olio su compensato in cornice dell'epoca firmato in basso sx
- "Paesaggio marino con tetti" olio su compensato in cornice dell'epoca. cm. 46x36 firmato in basso a destra. .
- "Mare in tempesta" .
- "Paesaggio lacustre" .
- "Ritratto di donna" . Fa parte dell'importante attività di ritrattista che il Pignataro svolse con grande perizia, si ricordano a questo riguardo i suoi ritratti della "Collezione Casati" presenti nel fondo del Museo teatrale alla Scala e catalogati nella biblioteca Simoni.
![]() |
numero 1 |
![]() |
numero 2 |
![]() |
numero 5 |
Isaia Colombo
Isaia Colombo (Caponago 1898- ) Poco si sa sulla vita di questo scenografo. Nel 1932 la Galleria del Milione organizza un'esposizione intitolata: "Nove scenografi milanesi in cerca di un palcoscenico" alla quale,oltre al Colombo, parteciparono Bassoli,Broggi, Cagnoli, Cristini, Kaneclin, Montonati, Paladini, Zimelli. Erano tutti pittori vicini al razionalismo e alle tendenze dell'arte astratta, sostenevano la "scena plastica". Nel 1936 partecipa alla Triennale. Nel 1944 e' tra i pittori scenografi che espongono le loro opere alla mostra mercato organizzata da Benois a Palazzo Clerici (vedi foto e testo di Giuliana Ricci tratti da:" Duecento anni di Teatro alla Scala-La Scenografia"ed. Gutenberg-1977). Alcune sue scenografie sono: 17/02/1945 "Salome'" di Strauss. 27/05/1948 e', sempre con Salome', al Teatro Comunale di Firenze per l' 11 Maggio musicale fiorentino. 22/05/57 "Una domanda di matrimonio" di L. Chailly realizzata con Gino Romei su scene e costumi di N. Benois. 13/05/1958. "Prove di scena" fantasia coreografica con musiche di G. Viozzi, coreografia di Luciana Novaro, realizzata con Gianni Bellini su scene e costumi di N.Benois. Fu per molti anni collaboratore di Luigi Brilli con il quale condivise molte scenografie e con il quale lasciò la Scala dalla stagione 1961/62 (in questa stagione infatti Giogio Cristini e Giuseppe Rigon diventano scenografi collaboratori).
(da "Duecento anni di Teatro alla Scala - La scenografia" Gutenberg Editore) (Norma - Atto I) (Barbiere di Siviglia - Atto I) Pittore da cavalletto:
|
Antonio Rovescalli
Antonio Rovescalli fu tra i più tenaci sostenitori della tradizione storico-verista contro il fiorire delle avanguardie. Ottimo pittore lavoro' per la Duse (Francesca da Rimini), Sara Bernhardt, Coquelin aine' (Cyrano). Aprì un grande studio che forniva scene,nuove o di repertorio, ai maggiori teatri lirici italiani. Come scrive Gino Roncaglia(1883-1968) nel suo "Invito all'opera" la scuola di Rovescalli continua lo stile caratterizzato da solenni prospettive architettoniche ed è fondamentalmente legata a concezioni veristiche e storiche tipiche dell'influsso del romanticismo di Carlo Ferrario e Carlo Parravicini. All'inizio del '900 però le scene dipinte dai rappresentanti di questa scuola assumono aspetti più movimentati e drammatici, con forti contrasti di luci e ombre. I principali allievi del Rovescalli furono: Luigi Brilli, Ugo Serafin, Alberto Scajoli, Alessandro Magnoni, Savino Labo'.
Iscriviti a:
Post (Atom)